Stress al lavoro, ne soffre il 53% degli italiani
Lo studio del "Global Talent Barometer" pubblicato da ManpowerGroup passa in esame il benessere, la fiducia e la soddisfazione nel lavoro.

Nel report 2024 del “Global Talent Barometer” di ManpowerGroup vengono analizzati il benessere, la fiducia e la soddisfazione sul lavoro in Italia e nel mondo.
Lo studio prende in esame 12 benchmark per valutare il modo in cui i lavoratori percepiscono, oggi, il mercato del lavoro. Ciò che emerge è che a sentirsi soddisfatti è il 58%, mentre benessere e fiducia sono a un livello rispettivamente pari al 60% e al 70%.
Benessere: stress quotidiano e work-life-balance
Il livello di benessere percepito si basa su 4 diversi indicatori, che riguardano:
- il senso e lo scopo del lavoro
- lo stress minimo quotidiano
- l’allineamento con i valori aziendali
- l’equilibrio tra vita privata e lavoro
In base ai dati elaborati, l’Italia ha un indice di benessere pari al 60%, di poco inferiore rispetto al dato a livello globale (64%).
A registrare, invece, una bassa percentuale è l’indice di stress percepito. Stando a questi dati, a non percepirlo è solamente il 36% e i settori più interessati da questo aspetto sono i dipendenti del comparto Energy and Utilities.
Diversa, invece, è la situazione di quei lavoratori che lavorano da remoto o in modalità ibrida, per i quali l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa è migliore. Infine, con una percentuale pari al 60% è lo stress percepito dalle donne e, in particolare, quelle appartenenti alla Generazione X, la categoria maggiormente stressata.
Soddisfazione e sicurezza nel lavoro
Un altro parametro valutato all’interno del report “Global Talent Barometer” è quello relativo alla soddisfazione lavorativa, che analizza la sicurezza del posto di lavoro, la fiducia nella ricerca di una nuova occupazione e la fiducia nei manager.
Secondo lo studio, in Italia la soddisfazione è pari al 58%. Una persona su quattro prevede infatti di lasciare il proprio lavoro nei prossimi sei mesi e i lavoratori più preoccupati per la propria sicurezza lavorativa sono i dipendenti del settore Financials and Real Estate, mentre i lavoratori del comparto Communication Services sono coloro che hanno dimostrato minore fiducia nei propri manager.
Anche in questo caso, come nel precedente, la categoria meno soddisfatta è quella delle donne, soprattutto appartenenti alla GenZ.
Fiducia, carriera e opportunità
L’ultima categoria presa in esame è quella relativa alla fiducia, che si basa sulla possibilità di raggiungere i propri obiettivi di carriera, sull’opportunità di una qualche promozione, sull’esperienza e sulle skills.
Qui, ad avere le maggiori certezze in Italia sono soprattutto i lavoratori appartenenti alla categoria dei Millennial, fiduciosi nel poter raggiungere importanti risultati professionali.
I livelli di fiducia più bassi si registrano nel settore Health Care and Life Sciences, mentre, in generale, il 37% dei lavoratori crede che il proprio datore di lavoro non offra opportunità di carriera adeguate alle loro aspirazioni.