La verità sul lunedì: lo studio Zety svela le dinamiche nascoste della settimana lavorativa

5 Maggio 2025

La ricerca svelta la verità sul lunedì e sulla produttività della settimana lavorativa.

Il lunedì, giorno tanto odiato quanto temuto dai lavoratori, è stato oggetto di uno studio di Zety, che ha indagato la percezione della settimana lavorativa e come essa influenzi la produttività.

La ricerca di Zety, “La verità sul lunedì: una ricerca sulla settimana lavorativa“, raccoglie le opinioni di 1000 dipendenti e offre una panoramica dettagliata su come ciascun giorno influenzi la motivazione, lo stress e le performance dei lavoratori.

Perché i lavoratori odiano il lunedì?

Secondo il 41% dei lavoratori intervistati il giorno più detestato della settimana è il lunedì. Questo sentimento è particolarmente forte tra i più giovani: il 56% dei lavoratori sotto i 25 anni vede il lunedì come il peggior giorno della settimana, una percentuale che scende al 45% tra i 26 e i 40 anni e ulteriormente al 34% per chi ha più di 41 anni.

Sorprendentemente, questa visione negativa del lunedì sembra variare anche in base alla retribuzione. Il lunedì è il giorno più odiato per il 55% dei lavoratori intervistati con uno stipendio di €70mila annui o più, contro il 50% di coloro che hanno uno stipendio di €22mila annui. Tuttavia, solo il 32% dei lavoratori con uno stipendio tra i €45mila e i €70mila annui lo considera il peggiore.

Ansia della domenica e sindrome del lunedì

Un aspetto interessante dello studio riguarda l’impatto emotivo che la settimana lavorativa ha sui lavoratori.

Molti soffrono della cosiddetta “ansia della domenica“, che anticipa lo stress del lunedì. La ricerca evidenzia che il 54% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi ansioso la domenica in vista del lunedì.

I fattori principali dello stress nel fine settimana sono:

  1. un ambiente lavorativo pressante che non ci permette di riposare
  2. un carico di lavoro elevato che ci aspetta il lunedì e si prolunga anche nei giorni successivi
  3. gli straordinari, che rendono il lunedì un giorno ancora più negativo
  4. mobbing, discriminazione o ineguaglianze presenti ancora in molti posti di lavoro
  5. uno sforzo considerevole a lavoro
  6. il pensiero di dover lavorare nei prossimi cinque giorni
  7. tragitto casa-lavoro lungo ed estenuante
  8. insoddisfazione del lavoro dovuto a salario basso e mancanza di benefit aziendali
  9. mancanza di un adeguato supporto da parte del datore di lavoro, manager o colleghi
  10. scarse relazioni con manager e colleghi

Le “giornate no” a lavoro

Quando si parla di “giornate no” a lavoro, il 30% dei partecipanti ha indicato il mercoledì come il giorno in cui si verificano più problemi e fallimenti sul lavoro, seguito dal 25% che individua il lunedì come un giorno particolarmente difficile.

Questo può essere attribuito a fattore come carico di lavoro elevato, scadenze impellenti o mancanza di motivazione.

Nonostante il mercoledì sia il giorno peggiore, è infatti anche il più produttivo, il 33% degli intervistati crede che sia il giorno nel quale riescono a completare più compiti.

Un possibile rimedio: la settimana lavorativa di quattro giorni

Lo studio Zety non si limita a descrivere i problemi, ma esplora anche potenziali soluzioni. Tra queste, la settimana lavorativa di quattro giorni sembra essere una delle proposte più apprezzate dai lavoratori, anche se non priva di sfide.

8 intervistati su 10 credono che ridurre la durata della settimana lavorativa potrebbe migliorare sia la produttività sia la motivazione. Tuttavia, la capacità di completare le attività entro un orario ridotto rimane una preoccupazione per chi già fatica a gestire il carico di lavoro in 5 giorni.

Potendo scegliere, il 64% degli intervistati opterebbe per una settimana lavorativa completa con 40 ore complessive, piuttosto che ridurre i giorni a quattro mantenendo lo stesso numero di ore.

Torna in alto