Alla ricerca dell’equilibrio vita-lavoro

23 Agosto 2024

Trovare un equilibrio tra le esigenze del mondo lavorativo e le proprie sta diventando sempre più difficile, con evidenti ripercussioni sulla dimensione individuale

Nella società contemporanea, sempre più connessa e frenetica, la linea tra lavoro e vita personale diventa sempre più sfocata.

La diffusione di dispositivi mobili e dell’Intelligenza Artificiale permette di lavorare ovunque e in qualsiasi momento, ma rende difficile staccare la spina.

In Italia, ad esempio, il 12% dei lavoratori ha svolto lavoro da casa nel 2023, una quota molto più alta rispetto all’era pre-pandemia. Allo stesso tempo, il mondo del lavoro si evolve: tra le donne – che compiono ancora il 61,6% del lavoro domestico – si aggiunge la doppia sfida di carriera e cura della famiglia.

Anche la pressione su produttività e risultati si fa sentire: numerosi studi dimostrano che carichi eccessivi e iper-connessione possono portare a gravi problemi di salute e stress lavorativo.

Work-life balance nella società contemporanea

  • Connessione costante: dispositivi mobili e AI hanno sfumato i confini tra lavoro e vita privata. La possibilità di lavorare sempre e ovunque aumenta la flessibilità, ma può impedire di disconnettersi del tutto

  • Ruolo delle donne: la crescente partecipazione femminile nel mercato del lavoro si accompagna spesso a maggiori responsabilità familiari. In Italia, il 61,6% del lavoro domestico è svolto da donne, un forte sbilanciamento che rende più difficile per loro bilanciare impegni personali e professionali
  • Modelli di lavoro impegnativi: orari lunghi e carichi elevati mettono a dura prova il benessere individuale. Studi scientifici confermano che lo stress correlato all’eccessivo lavoro può avere conseguenze negative sulla salute fisica e psicologica
  • Smart working e settimana corta: se da un lato il telelavoro è ormai stabile (in Italia, coinvolge 3,55 milioni di lavoratori), dall’altro si studiano soluzioni come la settimana lavorativa corta. Queste misure di flessibilità possono migliorare l’equilibrio vita-lavoro, la soddisfazione dei collaboratori e l’attrattività dell’azienda

Non sorprende che, nel post-Covid, molti lavoratori valutino la conciliazione tra lavoro e vita privata come prioritaria.

Oggi le aziende devono far fronte a queste esigenze per non perdere talenti: secondo un’indagine del Politecnico di Milano, il 45% degli occupati italiani ha cambiato o intende cambiare lavoro nell’anno successivo e per il 18% la ricerca di maggiore armonia tra lavoro e vita privata è tra i motivi principali.

Perché investire nel work-life balance?

Numerosi studi mostrano che favorire l’equilibrio vita-lavoro conviene anche all’azienda.

Un ambiente più bilanciato genera collaboratori più soddisfatti, motivati e creativi, riduce assenteismo e turnover e migliora le performance complessive. Per esempio, ricerche evidenziano che chi gode di un buon work-life balance sperimenta livelli di stress inferiori e un coinvolgimento professionale maggiore, traducendosi in una produttività più alta.

Questo aspetto rientra a pieno titolo nell’employer branding: secondo AlmaLaurea, favorire il work-life balance aumenta la soddisfazione dei collaboratori e, di conseguenza, la reputazione dell’azienda sul mercato del lavoro, rendendola più attraente per i talenti.

In altre parole, investire nel benessere delle persone significa ottenere fedeltà e reputazione positiva, un vantaggio competitivo fondamentale.

Strategie per favorire la conciliazione

Le aziende possono adottare diverse iniziative concrete per sostenere l’equilibrio vita-lavoro.

  • Politiche aziendali flessibili: orari elastici, part-time facilitati, telelavoro e congedi incentivati aiutano a integrare meglio i tempi di lavoro e di vita privata
  • Cambiamenti culturali: i manager devono fare da modello, rispettando la disconnessione (ad esempio evitando mail di lavoro fuori orario) e favorendo un clima aperto e di fiducia. Valorizzare il diritto al riposo è un segnale importante per i collaboratori
  • Sensibilizzazione e formazione: corsi su gestione del tempo, resilienza e benessere, nonché programmi di supporto psicologico o attività sportive, contribuiscono a far crescere la consapevolezza dei collaboratori sull’importanza del recupero e della salute mentale
  • Interventi istituzionali di supporto: normative come il Decreto Legislativo 105/2022 – attuazione della direttiva UE 2019/1158 – hanno introdotto nuovi congedi parentali e strumenti di flessibilità aggiuntivi per genitori e caregiver. In generale, anche politiche pubbliche e incentivi volti alla conciliazione (welfare aziendale, bonus bebé, ecc…) sono leve importanti per sostenere le famiglie lavoratrici

Applicando con coerenza queste strategie, le aziende possono creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo.

La conciliazione vita-lavoro resta una sfida complessa ma centrale: se da una parte risponde alle esigenze personali dei collaboratori, dall’altra favorisce un clima aziendale positivo e un forte people engagement. In tal modo, migliorare il work-life balance diventa parte integrante della strategia d’impresa.

Tecnologia e soluzioni integrate

Oggi la tecnologia offre strumenti avanzati per supportare il work-life balance.

LIVREA, la Talent Experience Platform di Smartpeg, integra processi, dati e soluzioni per sviluppare e motivare i team aziendali. Con il modulo Talent Acquisition, LIVREA permette di selezionare il candidato ideale valutandone Soft Skills, Hard Skills e profilo di Personalità, e di analizzarne l’inserimento nel team ancora prima dell’assunzione.

Questo approccio predittivo aiuta a mettere “la Persona giusta al posto giusto“, riducendo i rischi di disallineamento lavorativo che possono minare il benessere complessivo del team.

In sintesi, adottare soluzioni di Talent Management orientate al benessere, significa non solo ottimizzare i processi di recruitment e sviluppo interno, ma anche contribuire concretamente a un miglior equilibrio tra lavoro e vita privata.

Le aziende che scommettono su queste leve creano un circolo virtuoso: collaboratori più soddisfatti sono più coinvolti e fedeli e l’azienda diventa un luogo di lavoro attraente per nuovi talenti.

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